Do you know it's christmas time?
Quest’aria che si è creata, l’aria che se anche il mondo è tutto storto in questo periodo sembra un po’ più diritto, sai perché? Il segreto sta nell’addobbo…
Terrazze che brillano accompagnate dal babbo rampicante che sembra un ladro – CHECK
Case con albero di natale o presepe o entrambi – CHECK
Promo dei canali televisivi con palline colorate e fiocchi di neve – CHECK
Forum e motori di ricerca con cappelli rossi, stelline varie e pupazzetti – CHECK
Ondata di bollettini per offerte ai più bisognosi mai ricevute nell’anno – CHECK
Vetrine piene di cotone, spray, carta, materiale sconosciuto basta che assomigli a neve – CHECK
Oh perbacco! Ci risiamo un’altra volta… Non fai in tempo a scordarti dove hai messo le palline che le devi tirare fuori di nuovo, ebbene sì gente, è di nuovo Natale… un giorno con un’onda d’urto che dura circa 2 mesi, perché l’aria natalizia la inizi a respirare a novembre per poi smettere a gennaio inoltrato. Non so voi ma io tiro su un bel respirone già alla prima lucina messa dal vicino, sorrido la sera quando si accende l’albero appena finito di addobbare e la mia età celebrare cala all’aumentare dei regali che man mano vi vengono posti sotto… è la mia parentesi perfetta, la nebbia nella mia mente è sempre più fitta così da trasmettere ai nervi sensoriali sempre qualcosa di bello, insomma è un vero e proprio tilt, e succede a parecchi. Il consumismo va alle stelle la linea va alle stalle e siamo tutti contenti! Non è il periodo più bello dell’anno? Ore e ore a pensare a cosa regalare (ci sono! Un pallone! Ibra datti pace... te lo chiedo con il cuore in mano), a cosa ti verrà regalato, a quanti chili metterai su, e gira gira gira per i negozi perché non sei contento di quello che hai visto nel primo, gira gira e non sei contento ancora anche se hai visto le stesse cose del negozio precedente; qua si rischia di restare bloccati per 5 giorni per un solo regalino che come si dice “è una cavolata, ma conta il pensiero”, già il pensiero di quanto ci ho messo nel trovartelo…
Ma questa paranoica giostra ci piace, talmente tanto che alla fine del giro ne vorremmo fare subito un altro, sarebbe decisamente nocivo ammettiamolo, mentalmente, fisicamente e economicamente parlando, quindi ci accontentiamo di quello che ci lascia, un ricordo coi fiocchi, brillante e soddisfacente… non si sa come ma alla fine ci ritroviamo l’addobbo pure in testa.
Ho usato dei “ti”, tanti “ci”, qualche “mi” e quindi ne spendo ancora un po’ alla fine, il mio albero è bellissimo, scalda la casa più dei radiatori, e piano piano cova sempre più pacchetti (nessuno mio per ora, ma è bello lo stesso), essendo finto non so se proviene dalla Cina ma vale la pena rischiare l’intossicazione…lo ringrazio perché ogni volta che gli passo davanti mi ricorda quanto siamo fortunati ad avere le gioie del natale che molti non possono condividere come noi facciamo ogni anno.
Terrazze che brillano accompagnate dal babbo rampicante che sembra un ladro – CHECK
Case con albero di natale o presepe o entrambi – CHECK
Promo dei canali televisivi con palline colorate e fiocchi di neve – CHECK
Forum e motori di ricerca con cappelli rossi, stelline varie e pupazzetti – CHECK
Ondata di bollettini per offerte ai più bisognosi mai ricevute nell’anno – CHECK
Vetrine piene di cotone, spray, carta, materiale sconosciuto basta che assomigli a neve – CHECK
Oh perbacco! Ci risiamo un’altra volta… Non fai in tempo a scordarti dove hai messo le palline che le devi tirare fuori di nuovo, ebbene sì gente, è di nuovo Natale… un giorno con un’onda d’urto che dura circa 2 mesi, perché l’aria natalizia la inizi a respirare a novembre per poi smettere a gennaio inoltrato. Non so voi ma io tiro su un bel respirone già alla prima lucina messa dal vicino, sorrido la sera quando si accende l’albero appena finito di addobbare e la mia età celebrare cala all’aumentare dei regali che man mano vi vengono posti sotto… è la mia parentesi perfetta, la nebbia nella mia mente è sempre più fitta così da trasmettere ai nervi sensoriali sempre qualcosa di bello, insomma è un vero e proprio tilt, e succede a parecchi. Il consumismo va alle stelle la linea va alle stalle e siamo tutti contenti! Non è il periodo più bello dell’anno? Ore e ore a pensare a cosa regalare (ci sono! Un pallone! Ibra datti pace... te lo chiedo con il cuore in mano), a cosa ti verrà regalato, a quanti chili metterai su, e gira gira gira per i negozi perché non sei contento di quello che hai visto nel primo, gira gira e non sei contento ancora anche se hai visto le stesse cose del negozio precedente; qua si rischia di restare bloccati per 5 giorni per un solo regalino che come si dice “è una cavolata, ma conta il pensiero”, già il pensiero di quanto ci ho messo nel trovartelo…
Ma questa paranoica giostra ci piace, talmente tanto che alla fine del giro ne vorremmo fare subito un altro, sarebbe decisamente nocivo ammettiamolo, mentalmente, fisicamente e economicamente parlando, quindi ci accontentiamo di quello che ci lascia, un ricordo coi fiocchi, brillante e soddisfacente… non si sa come ma alla fine ci ritroviamo l’addobbo pure in testa.
Ho usato dei “ti”, tanti “ci”, qualche “mi” e quindi ne spendo ancora un po’ alla fine, il mio albero è bellissimo, scalda la casa più dei radiatori, e piano piano cova sempre più pacchetti (nessuno mio per ora, ma è bello lo stesso), essendo finto non so se proviene dalla Cina ma vale la pena rischiare l’intossicazione…lo ringrazio perché ogni volta che gli passo davanti mi ricorda quanto siamo fortunati ad avere le gioie del natale che molti non possono condividere come noi facciamo ogni anno.
Dove non c’è addobbo il mondo storto era e storto rimane…
Felice Natale 2008