ANALISI DI UNA SPETTATRICE

Diciamo di avere un film… lo dividiamo in 5 stagioni, ognuna composta da 12 o 24 puntate più o meno, ognuna avente una durata di 40-50 minuti. Facciamo che a settembre o gennaio (fate voi) iniziamo a mandare in onda una puntata a settimana; nel bel mezzo della stagione interrompiamo il tutto per uno, due o tre mesi massimo e poi diamo il resto; alla fine della stagione cosa abbiamo? Un finale di film soddisfacente se sei fortunato, ma se lo sei ancora di più ti ritrovi un cliffhanger (interruzione nel momento culminante), circa dieci milioni di domande e più di tre mesi in assoluta assenza di risposte, non è meglio questo ultimo scenario? Direi proprio di sì, perché significa che dopo quella lunga attesa il tuo giro di giostra ricomincerà di nuovo e troverai le dieci milioni di risposte con un’aggiunta di circa altre 15 milioni di domande (è matematico ormai che sia una crescita esponenziale più che proporzionale). Questo è il medio esempio che userei per farti capire cosa significa mettersi a guardare una serie televisiva… La realtà è ben diversa anche se ruota tutta intorno al sopra citato esempio: la regina assoluta e incontrastata del series è la somma America (chi altri sennò?!), un governo fatto di registi, sceneggiatori e attori e un popolo sovrano chiamato “spettatore”… ebbene siamo in democrazia signori… qua servono soldi, idee e una qualche milionata di pollici verso l’alto, chi se lo può permettere sopravvive, chi non può leva le tende e lascia spazio a nuovi concorrenti; ancora una volta: qui siamo in un mercato di concorrenza signori…
Un uomo medio americano a cui piacciano i telefilm vede passare sul suo schermo televisivo dal lunedì alla domenica circa una cinquantina di TF (e sto parlando dei più famosi, quindi 50 è un minimo), attenzione qua nessuno sta parlando di replica, qua è sempre un “All New”. Cosa guarderà, cosa non guarderà? è un tipo da grande plot tutto collegato tra di se che ad ogni puntata non conclude mai un cavolo e sai già che forse (e dico forse) la risoluzione del grande disegno la potrai ammirare solo negli ultimi 2 episodi dell’ultima stagione? o magari è un tipo da puntata con caso autoconclusivo (tranquillo che in quei 40 minuti riuscirai a capire perché è successo quel che è successo a inizio puntata) ma con plot sempre incasinato fino all’ultimo? Magari a lui piace il frivolo e il leggero, magari a lui piace il fantascientifico e il soprannaturale, magari a lui piace il drama e l’ospedaliero, o forse a lui piace il polizesco-investigativo…


Così vagano migliaia di prodotti made in USA tra le TV mondiali passando davanti agli occhi di milioni di persone che facendo uso del loro scettro (comunemente chiamato telecomando) esercitano il loro potere ignari delle conseguenze… è una legge spietata.
"Parlando da italiana (potere decisionale uguale a meno 100) io posso solo osservare questa lotta per la sopravvivenza, i quali esiti a volte mi rallegrano altre volte mi fanno bestemmiare in 16 lingue che neanche io so di conoscere…"
PROSSIMAMENTE IN "ANALISI DI UNA FAN".
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